ACQUA • DESIGN
Intorno al collo una canna sezionata di argento smerigliato:
rigida, ma contemporaneamente flessibile. In essa corrono/scorrono infinite,
sottili catene d’argento. “Acqua” è quindi un gioiello come composizione
di gioielli. Un progetto elaborato partendo, da un lato, dalla disponibilità di idonei semi-lavorati, dall’altro lato dalla certezza che le suggestioni progettuali debbono essere cercate negli ambiti più lontani e disparati: qui l’acqua che cola nelle gronde, giù dai tetti.
Around the neck, a split piece of sanded silver: rigid, but at the same time flexible. There are several, thin silver chains running in it. "Water" is therefore a jewel
as a jewelery composition. A project elaborated, on the one hand, around
the availability of semi-skilled parts, on the other hand by the certainty that design suggestions should be sought in the farthest and disparate areas: here the water that flows into the gutters down the rooftops.
Data
2004
Collana
Acqua
Design
Marco Romanelli
Descrizione
collana in argento 925% realizzata assemblando una canna d’argento flessibile di spessore 4/10 e diametro 8 mm finita bianco smerigliato con catene in argento semilucido modello veneziana
Produzione
Valadier,Roma
Realizzazione
Franchi Argentieri, Roma
Principali esposizioni
“Il design della gioia”, Triennale di Milano, 2004-2005; “Gioiello italiano contemporaneo”, palazzo Valmarana, Vicenza, 2008; “Il design italiano incontra il gioiello”, Palazzo Bonin, Vicenza, 2013, indi Triennale di Milano e Centro Culturale Italiano, Seul, 2014; Museo del Gioiello, Basilica Palladiana, Vicenza, 2014
Intorno al collo una canna sezionata di argento smerigliato: rigida, ma contemporaneamente flessibile. In essa corrono/scorrono infinite, sottili catene d’ argento. “Acqua” è quindi un gioiello come composizione di gioielli. Un progetto elaborato partendo, da un lato, dalla disponibilità
di funzionali semi-lavorati, dall’altro lato dalla certezza che le suggestioni progettuali debbono essere cercate negli ambiti più lontani e disparati: qui l’acqua che cola nelle gronde, giù dai tetti.